TROOPING THE COLOUR, la sfilata della bandiera; Celebrazioni ufficiali per il compleanno della Regina Elisabetta

La festa a Roma alla residenza dell’ambasciatore Morris. La Regina: ”Se messo alla prova, il Regno Unito è sempre stato risoluto contro le avversità”

Sua Maestà la Regina Elisabetta II è nata il 21 Aprile del 1926 sotto il segno del Toro. Da tradizione però, il compleanno ufficiale si festeggia ogni anno il secondo sabato di Giugno con la cerimonia della sfilata della bandiera, il Trooping the Colour, chiamata anche la parata del compleanno della regina.

Ogni anno in Giugno, quest’anno il 17,  la regina passa in rassegna una parata formata dai soldati delle sue truppe personali, un esercito composto da più di mille e quattrocento ufficiali, con circa duecento cavalli. Viene chiamata la sfilata della bandiera o, più semplicemente, la festa per il compleanno della regina.

E’ una tradizione nata nel XVII° Secolo. I monarchi, da allora, qualsiasi data capitasse il loro compleanno hanno sempre festeggiato in questo giorno le loro primavere con il medesimo rituale.

L’usanza trae spunto da molto tempo prima però.  Durante le battaglie, nella confusione creata dagli schieramenti che si affrontavano fino all’ultimo colpo, tra spade, scudi, lance e cavalli, l’unico punto di riferimento era dato loro dalle bandiere del reggimento, utilizzate come punto di raccolta dei soldati. Gli alfieri marciavano di fronte alle truppe schierate con le bandiere in bella mostra per facilitare il riconoscimento. Lo scopo era quello di rassicurare il soldato mentre sferrava un attacco o per dar rifugio al ferito. Li attendevano e davano loro copertura sia fisicamente che psicologicamente. Agli uomini, fortemente sotto pressione per la battaglia sanguinaria in corso, bastava un semplice simbolo per avere sicurezza.

I valorosi eserciti inglesi capirono fin da allora l’importanza di questa usanza nel campo di battaglia. Il punto di riferimento generatore di forza e coraggio. Da allora la tradizione viene ripetuta annualmente dal monarca in carica per enfatizzare il messaggio. E’ vero gli inglesi hanno un culto e un attaccamento per le tradizioni al di fuori del comune. Ma in questo atto c’è qualcosa di più, di simbolico. E più simboli si danno a una società e tanto più questa si sentirà tranquilla.

Come secoli prima le bandiere indicavano la via e rincuoravano gli eserciti, oggigiorno, la bandiera, il simbolo che è rappresentato dalla sovrana, è il punto di riferimento per il popolo britannico. La regina dà alla sua nazione la stessa sicurezza conferita alle truppe, secoli prima, dallo sventolare della bandiera.

Nonostante le tragedie, gli incendi che hanno devastato Londra, gli attentati passati e presenti che hanno mietuto molte vittime, la regina lancia un messaggio di protezione. La bandiera che indica la via alla sua gente. “Io sono qui in mezzo a voi”- parrebbe dire. “Non vi lascio soli, coraggio”. Come durante la Seconda guerra mondiale quando Re Giorgio, sotto ai bombardamenti tedeschi, preferì far rimanere la famiglia accanto al suo popolo. Senza paura.

Quest’anno come mai c’è stato il bisogno della sfilata della bandiera. I recenti attentati terroristici hanno spaventato le famiglie e soprattutto i giovani, colpiti durante un concerto pop, nei loro momenti di relax. Ci si è aggiunta la tremenda tragedia del grattacielo bruciato. Ma la regina rimane sempre il punto di riferimento per tutti e ha calmato una nazione scossa con un forte messaggio di sfida, lanciato dal balcone di Buckingham Palace. Quest’anno doveva essere così, considerate anche le difficoltà e le debolezze del Primo ministro Theresa May.

La Regina ha detto alla nazione che deve essere risoluta nei confronti delle avversità. E dunque: ”uniti nella nostra tristezza, siamo ugualmente determinati a sostenere tutti quelli che ricostruiscono le loro vite così orribilmente colpite da ferite e perdite”.

Gli inglesi stanno reagendo con coraggio, sicuri di sé.

In tutto il mondo, nelle ambasciate e nelle sedi consolari si celebra la festa per il compleanno della Regina qualche giorno prima, non con la parata dell’esercito, che avviene solo a Londra al cospetto della sovrana, ma il significato di quello che si vuole comunicare è lo stesso.

A Roma ha avuto luogo giovedì 15 Giugno, nella residenza dell’ambasciatore inglese, Jill Morris, nella splendida Villa Wolkonsky, a San Giovanni. Gli ospiti erano incuriositi. Volevano sapere che messaggio avrebbe lanciato il governo inglese, tramite il suo ambasciatore a Roma, due giorni prima di quello di Elisabetta II. Certo in questo momento difficile per la Gran Bretagna, molti pensavano anche che la celebrazione sarebbe stata annullata. Ma così non è stato.

Le Aston Martin di James Bond

L’ambasciata inglese ha sorpreso tutti perché quello che ha voluto trasmettere nella cornice di questa villa storica e dei suoi giardini è stato appunto quello di una bella festa gioiosa. “Si è voluto ricreare una ricostruzione storica, quella delle feste che avevano luogo nei paesi” – ha spiegato l’ambasciatore nel suo discorso. C’erano infatti i giochi negli stand dai tetti bianchi e rossi come quello del tiro al bersaglio, o il martello per misurare la forza. Attori vestiti con i costumi dell’epoca che recitavano stornelli e citavano le rime di Shakespeare. Uno Sherlock Holmes accompagnato dal suo aiutante vestiti di tutto punto. Tavoli con tartine, cosciotti di pollo e formaggi. All’ingresso del parco lo stand con i prodotti tipici di Amatrice. L’orchestrina coi musicisti nelle vesti di un tempo che suonavano canzoni melodiche. I suonatori di cornamuse. Due splendide Aston Martin. La squadra di rugby del Royal Air Force. Tutti i simboli del Regno Unito. Per finire il discorso dell’ambasciatore Morris. “Siamo forti, siamo uniti, grazie per la solidarietà in questi giorni difficili”. E poi un brindisi a Sua Maestà. L’ultimo baluardo di una nazione e del suo popolo.

Nicoletta Maggi

 

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Nicoletta Maggi è interprete simultanea e giornalista. Risiede nelle Marche, ma lavora da molti anni a Roma come addetto stampa. Ha lavorato in Inghilterra e in Germania.