GD – Roma, 30 mar. 23 – Uno squarcio di luce è stato aperto su un’intricata vicenda storica internazionale che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si proiettava sull’Italia di allora. È uscito nel Regno Unito «Operazione ETNA: l’infiltrazione britannica di agenti sovietici in Italia», libro di indagine scritto dalla giornalista italiana Nicoletta Maggi e dallo storico inglese Bernard O’Connor. Per la prima volta è raccontato uno spaccato documentato sull’operazione ETNA, ossia l’infiltrazione britannica di agenti sovietici in Italia.
Il libro di Nicoletta Maggi e Bernard O’Connor offre una precisa panoramica delle attività quotidiane dei membri dei servizi segreti britannici e sovietici e delle difficili trattative che si svolgevano dietro le quinte tra il War Office, il Foreign Office, il Ministero della Guerra Economica, il Secret Intelligence Service (SIS), l’MI6, l’MI5, il SOE, la RAF, la Marina e l’Esercito, nonché i membri delle comunità diplomatiche nelle ambasciate e nei consolati d’oltremare. Indaga sugli italiani che fuggirono dalle persecuzioni fasciste e si stabilirono in Unione Sovietica, alcuni dei quali si offrirono volontari per essere rispediti in patria durante la Seconda guerra mondiale.
La giornalista Nicoletta Maggi non è nuova a indagini storiche di taglio spionistico: nel 2019 ha pubblicato «L’Angelo di Churchill», racconto storico di una agente segreto britannico che ha lavorato in Francia durante la Seconda guerra mondiale e si è poi ritirata in Italia. La donna aveva un negozio di antiquariato a Numana, nelle Marche, da dove proviene Maggi, e viveva a Sirolo (nelle Marche), dove è sepolta. Nel 2022, mentre proseguiva le ricerche sulla biografia di questo agente segreto, Maggi ha chiesto informazioni ai membri del gruppo di ricerca internazionale SOE di Steven Kippax. Bernard O’Connor, autore di «Churchill’s Angels», resoconto delle donne francesi infiltrate dal SOE in Francia, ha fornito molte informazioni sui servizi segreti britannici e tedeschi, sull’addestramento dei loro agenti, sulla loro infiltrazione, sui successi e i fallimenti delle loro missioni e talvolta sulla loro esfiltrazione. In seguito alla biografia, il 7 maggio dell’anno scorso è stata apposta una targa storica sul muro della casa dell’agente segreto britannico a Sirolo, donata dal Circolo Culturale di Sirolo. È la prima volta in Italia che una targa viene consegnata ad un agente segreto britannico per rendere omaggio al suo sacrificio in Francia durante la Seconda guerra mondiale.
L’altro autore è l’inglese Bernard O’Connor, storico e insegnante in pensione, che viveva vicino alla RAF Tempsford, un campo d’aviazione in disuso al confine tra Cambridgeshire e Bedfordshire, a 80 km a nord di Londra e a metà strada tra Cambridge e Bedford. Ha fatto ricerche sulla storia del campo d’aviazione e ha scoperto che esso ha svolto un ruolo fondamentale durante la Seconda guerra mondiale. A partire dal marzo 1942 servì come base per i Squadroni 138 e 161 per i compiti speciali, impegnati a trasportare in aereo i rifornimenti da paracadutare ai movimenti di resistenza nell’Europa Occidentale occupata dal nemico. Inoltre, paracadutavano agenti segreti da numerosi Paesi alleati dietro le linee nemiche e prelevavano agenti e persone considerate VIP dalla Francia per riportarli in Gran Bretagna. Lo Special Operations Executive SOE aveva infiltrato diversi agenti nelle file nemiche. Sulle loro imprese furono girati anche film.
Dopo aver pubblicato un resoconto sull’Operazione PICKAXE, 34 agenti sovietici portati in Gran Bretagna per essere infiltrati nell’Europa occidentale occupata dal SOE come parte di un accordo segreto tra Winston Churchill e Joseph Stalin, lo storico inglese ha ricercato e scritto sulla scuola di formazione britannica per il sabotaggio e sui successi e i fallimenti dei suoi “diplomati”. La sua intensa attività di ricerca storica è arrivata all’inizio del 2023 quando pubblicò «Il declino delle relazioni anglo-sovietiche durante la Seconda Guerra Mondiale». Poi ha cominciato a lavorare con Nicoletta Maggi per realizzare un resoconto più dettagliato degli italiani infiltrati dagli inglesi in Italia.
«Operation ETNA» è una storia documentata che si concentra sulla corrispondenza del SOE e del Foreign Office recentemente diffusa, sulle autobiografie degli ufficiali della sezione russa del SOE e su altre fonti italiane per fornire un resoconto molto dettagliato dei piani del SOE per infiltrare italiani addestrati dai sovietici in Italia immediatamente prima della resa nel 1943 e nei mesi successivi. Include anche i dettagli della ricerca intrapresa da Maggi per individuare i dettagli dei comunisti italiani che fuggirono dalle persecuzioni fasciste negli anni ’20 e ’30, accettando l’offerta sovietica di lavoro e alloggio, e successivamente la richiesta dell’NKVD al Comintern di addestrare gli italiani per le missioni in patria.
Alcune delle risposte alle domande di cui sopra sono state trovate utilizzando documenti dell’Archivio Nazionale Britannico di Kew, a Londra, autobiografie di agenti sovietici e storie dell’NKVD. La ricerca di Maggi l’ha portata a indagare sui documenti dell’Archivio statale russo di storia socio-politica (RGASPI, Archivio statale russo di storia socio-politica di Mosca) e riconosce il loro aiuto e quello degli archivisti dell’Archivio storico Stato Maggiore Esercito; Archivio Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano; Fondazione Pellegrini-Canevascini di Bellinzona; Archivi della Città di Bellinzona; SCC Scuola Cantonale di Commercio, Bellinzona; Archivio di Stato Repubblica e Cantonale del Ticino; Archivio PCI- Fondazione Gramsci; Istituto di Studi Anselmo Marabini, Bologna; Archivio centrale dello Stato, Roma; Archivio dell’Ufficio Storico del Ministero dell’Interno e Archivio del Ministero per i Beni Culturali.
«Operazione ETNA: l’infiltrazione britannica di agenti sovietici in Italia» di Nicoletta Maggi e Bernard O’Connor – pag. 217 –
In formato Ebook e cartaceo il libro è disponibile sul sito www.lulu.com/spotlight/coprolite.
Fonte: Redazione