Luigi Salvatorelli condirettore La Stampa collaborava con intelligence britannica di Churchill. 50 anni fa la sua scomparsa

Luigi Salvatorelli, Adriano Olivetti

Secondo la Treccani Salvatorelli teneva “una dignitosa posizione di antifascismo non militante”. In base ai file dei servizi segreti britannici declassificati collaborava al piano di Adriano Olivetti per un golpe a Mussolini

Leggendo i cablogrammi desecretati dell’intelligence britannica del file ‘Adriano Olivetti’, (vedi articolo su questo blog dal titolo https://www.nicolettamaggi.co.uk/limprenditore-federalista-adriano-olivetti-collaboratore-dellintelligence-di-churchill-scrisse-testi-su-federalismo-progettava-colpo-di-stato-a-mussolini-secondo-i-file-desecreta/), ci si imbatte di frequente nel nome di Luigi Salvatorelli, giornalista e storico.

Luigi Salvatorelli

Su di lui leggiamo le notizie ufficiali riportate dall’Enciclopedia Treccani:

SALVATORELLI, Luigi

Storico e giornalista, nato a Marsciano (Perugia) l’11 marzo 1886. Titolare di storia del cristianesimo nell’università di Napoli (1916), si dimise nel 1921 e divenne condirettore politico della Stampa. Messa dal fascismo a tacere la libera stampa, il S. tornò agli studî, collaborando assiduamente a periodici e giornali, con articoli ora specialmente di storia politica, e pubblicando una serie numerosa di volumi. Diede un notevole apporto al Partito d’azione, del quale fu rappresentante nella Consulta nazionale, ma dal quale uscì poi, per aderire con F. Parri, U. La Malfa e altri, alla concentrazione democratica repubblicana. Diresse (1944-46) il settimanale La Nuova Europa (v. periodici, in questa seconda Appendice, II, p. 520). È socio nazionale dell’Accademia dei Lincei[1].

Luigi Salvatorelli, articolista autorevole della Stampa di Torino, venne licenziato nel 1925 per ordine di Mussolini per via delle sue posizioni antifasciste. Muore a Roma il 3 novembre del 1974. Queste le informazioni note su di lui.

LA STAMPA nella sede dell’epoca di Via Roma a Torino

Per omaggiare la figura ed il ruolo di Salvatorelli, nel cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa, il 3 novembre del 1974, riportiamo in questo portale passaggi di cabli dell’intelligence di Churchill, desecretati da qualche tempo dal governo britannico, poco noti in Italia.

Salvatorelli è citato frequentemente nel file su Olivetti. L’imprenditore delle macchine da scrivere stava progettando un golpe contro Mussolini con l’approvazione dell’intelligence di Sua Maestà. E il Vaticano ne era al corrente.

Leggiamo nel file britannico del 27 luglio 1943, TOP SECRET, che nel piano di Adriano Olivetti per destituire Mussolini era prevista la costituzione di un comitato fuori dal territorio italiano. Gli inglesi scrivono che lo avrebbero riconosciuto come “governo d’Italia”.

Punto E del documento TOP SECRET:

Un Comitato da formarsi fuori dall’Italia. Questo potrebbe includere qualsiasi emigrante riconosciuto (se è stato possibile approvarlo dagli Alleati) / ma debbono includere individui approvati da BADOGLIO che lascerebbero l’Italia per formarlo ed aderire ad esso.

I nomi suggeriti erano tre:

LUIGI SALVATORELLI

XXXX

XXXX

(gli altri due nominativi barrati saranno approfonditi negli articoli futuri)

Punto F del documento TOP SECRET:

Questo comitato sarà alloggiato in qualche parte dell’Impero italiano occupato da noi (La Sicilia ora si suggerisce da sola), (Sbarco in Sicilia degli Alleati, n.d.r.) e ad un momento adatto diamo riconoscimento a questo comitato come il vero [sic], (SIC: come nel documento originario, n.d.r.)  governo d’ITALIA.

Punto G del documento TOP SECRET:

Questo “Governo” dichiara guerra alla Germania e BADOGLIO, sebbene fino a quel punto mantenendo esteriormente l’atteggiamento di neutralità, faciliterà l’ingresso di questo nuovo “governo” e le forze Alleate e unirà i due governi.

4 Questo schema è stato presentato nella seconda settimana di giugno, (cioè prima del nostro assalto alla SICILIA) e allora BROWN (Olivetti, n.d.r.) dichiarò su Badoglio quanto segue:” In buona forma è desideroso di organizzare le possibilità in base alla situazione. Disse che ogni azione interna deve essere coordinata con l’azione dagli Alleati da fuori. Altrimenti pericoloso se non impossibile”.

Gli Alleati rispondono, sempre nel file Olivetti, che possono procedere coi loro piani velocemente, così quando lanceranno un’invasione, si sarebbero potuti avvantaggiare della situazione al fine di fare il colpo di stato. Naturalmente i partiti che avrebbero dovuto supportare Badoglio sarebbero stati il Partito d’Azione e Giustizia e Libertà. I due partiti assistiti ed incoraggiati dal SOE, ovvero l’intelligence creata da Winston Churchill.

Questo file dimostra il coinvolgimento diretto di Salvatorelli nei piani di Olivetti per destabilizzare il duce.

Una delle pagine del file Olivetti desecretato in cui si cita Salvatorelli – di proprietà di Nicoletta Maggi

Il documento inglese stride un po’ con quanto scritto nella pagina Treccani su Salvatorelli che lo immortala come antifascista non militante.

Su Enciclopedia Treccani:

Quella di Salvatorelli fu nell’insieme, durante il Ventennio, una dignitosa posizione di antifascismo non militante, anche se pagò un piccolo pegno al regime in qualche passaggio di sue compilazioni di politica internazionale. 

Salvatorelli, in base ai cablogrammi britannici, era in procinto di supportare il golpe organizzato da Olivetti. Tutt’altro che passivo nella realtà dei fatti. Ma forse la Treccani intendeva per “passivo”, che non ha combattuto in prima linea. Non come il giornalista Alberto Maggi, (vedi articolo su questo blog dal titolo https://www.nicolettamaggi.co.uk/si-chiamava-alberto-maggi-giornalista-della-provincia-di-ancona-agente-dellintelligence-di-churchill-arruolato-da-max-salvadori-il-file-desecretato-alla-sua-morte-a-21-anni-al-padre-200/).

Più simile ai giornalisti Alberto Tarchiani e Alberto Cianca (vedi articolo su questo blog  https://www.nicolettamaggi.co.uk/chi-sono-i-giornalisti-italiani-che-collaboravano-in-italia-con-lintelligence-britannica-fondata-da-winston-churchill-durante-la-guerra-tra-loro-un-ex-capo-redattore-del-corriere-della-sera-e-un/).

In qualche passaggio nelle compilazioni, Salvatorelli forse per dissimulare le sue effettive posizioni, dovette “pagare un qualche piccolo pegno al regime”- come scrive la Treccani. Non di certo per doppiogiochismo, ma probabilmente per poter continuare ad operare indisturbato.

Il nome di Salvatorelli compare anche in un altro cablogramma del 23 giugno 1943.

LOCAL TP 533.

Dispaccio Telegramma cifrato alla base britannica in Nord Africa VIA C e W.

Numero 0912.  A seguire di I. AMJ.

Il mio telegramma immediatamente precedente.

Al punto A. e B. naturalmente compare il nome di Olivetti, aka Brown.

Al Punto F.  però ritroviamo il Professor Salvatorelli.

A “National Anti-Fascist Committee Abroad”, un comitato estero antifascista – scrivono – dovrebbe essere il garante, che lui, (Olivetti, n.d.r.) immagina dovrebbe includere l’ex direttore de La Stampa, assieme a XXX e XXX, (due nomi per ora omessi, n.d.r.).

Paragrafo 19 LUIGI SALVATORELLI ci è stato raccomandato precedentemente come contatto utile da un componente di Giustizia e Libertà.

1649 MOST IMMEDIATE – Punto 5

5. LUIGI SALVATORELLI CONSIDERATO UN CATTOLICO SICURO. COMPROMESSO COME LIBERALE MA NON MOLTO SOSPETTATO SI FERMERÀ.

SUA FIGLIA COINVOLTA NELLA PROPAGANDA ANTIFASCISTA DEL GENERE LETTERARIO.

Scrive in una nota senza data da J.13 uno dello staff della sezione J del SOE.

SALVATORELLI, Luigi. Nato nel 1886. Ha vissuto principalmente a Torino. Segretario del Ministro dell’Istruzione dal 1909 al 1916. Professore di Storia della Chiesa a Napoli. Cessò di essere editore de “La Stampa” nel 1937. Ha scritto molti libri sulla storia della Chiesa.

I britannici scrivono ancora:

SALVATORELLI, Luigi. Nato a Marcianno (i refusi lasciati come in originale, n.d.r.), 1886. Editore di Italia Nostra e collaboratore a Il Tempo. Succeduto al Senor Frascati come Direttore de La Stampa, Torino, 1921-25. Mentalità molto liberale; non particolarmente fascista e non particolarmente interessato alla politica.

Ovvio però che poiché un membro di Giustizia e Libertà aveva segnalato il suo nominativo, era sicuramente antifascista.

Proseguono:

LUIGI SALVATORELLI

Un professore di storia, interessato principalmente alla storia della Chiesa. Un tempo editore de “LA STAMPA”. Conosciuto in pubblico come liberale ma non accusato di anti-fascismo attivo. A noi raccomandato da membri di GIUSTIZIA E LIBERTÀ come contatto utile. Sua figlia era coinvolta nella propaganda di G & L  (Giustizia e Libertà, n.d.r.).

Ancora nel file desecretato, Olivetti aggiunge nel suo progetto per un comitato preposto per un golpe a Mussolini il nominativo di Salvatorelli, assieme a quello di altri due italiani. Tali nominativi “da esfiltrare dall’Italia. A tal proposito lui (Olivetti) propone il Professor Luigi SALVATORELLI, con XXX e XXX. Se non riusciamo l’esfiltrazione, loro potrebbero organizzarla con un vascello navale italiano…”.

Adriano Olivetti si fida di Salvatorelli a tal punto da volerlo includere nel comitato per la caduta di Mussolini. Non sappiamo se Salvatorelli avesse contatti con il Vaticano. Olivetti informava degli emissari del Vaticano. Essendo Salvatorelli docente di storia della Chiesa, si presuppone abbia avuto contatti con le istituzioni ecclesiastiche. Forse proprio lui era stato il prescelto per tale ruolo. Ma sono solo supposizioni, niente di accertato.

Questo articolo è dedicato alla memoria del Professor Luigi Salvatorelli, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa.


[1] SALVATORELLI, Luigi – Enciclopedia – Treccani

Informazioni su Nicoletta 115 articoli
Nicoletta Maggi è interprete simultanea e giornalista. Risiede nelle Marche, ma lavora da molti anni a Roma come addetto stampa. Ha lavorato in Inghilterra e in Germania.