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Nel nuovo file aperto fiducia per Berlusconi e Martino. Costante ossessione britannica per postfascista Fini e i suoi ministri. Bossi concentrato su Nord e devolution. Entusiasmo per la politica economica del governo Berlusconi. Con Ciampi lettere sui delicati rapporti di cooperazione con la Russia. L’irrompere del più grande partito del Nord, la Lega Nord federalista, durante il governo Ciampi, uomo integro
Venerdì 17 gennaio 2025 – Downing Street declassifica un nuovo file dal titolo: “Incontri bilaterali tra John Major, Primo ministro del Regno Unito, e Carlo Azeglio Ciampi, Primo ministro italiano, Bruxelles, gennaio 1994, e Silvio Berlusconi, Primo ministro italiano, Corfù, giugno 1994”.
Sabato 18 gennaio 2025 – mi attivo per ritirare il file.
Venerdì 24 gennaio 2025 – ne sono in possesso. Bello poter essere tra i primi a visionarlo. È interessantissimo.
Finora balzano agli occhi diverse coincidenze.
Un file è stato declassificato dal governo britannico il 31 dicembre del 2024. Fa parte della documentazione TOP SECRET sull’allora Premier Tony Blair, tutti i suoi colloqui, incontri internazionali con i vari capi di Stato e ministri. Colpisce il fatto che una vasta parte della documentazione sia stata dedicata all’ex Primo ministro Silvio Berlusconi. (Vedi articolo: https://www.nicolettamaggi.co.uk/londra-declassifica-file-su-blair-il-31-dicembre-2024-berlusconi-si-e-comportato-come-un-amante-abbandonato-dopo-essere-stato-escluso-da-colloqui-di-blair/ ).
Meno recente era invece Il file desecretato sulla discesa in campo di Berlusconi vedi: https://www.nicolettamaggi.co.uk/il-file-declassificato-da-governo-gb-su-discesa-in-campo-berlusconi-da-quando-e-entrato-in-politica-nel-1994-non-ha-mai-sbagliato-un-colpo-su-bossi-un-politico-astuto/
Ora Downing Street sgancia silenziosamente, ma con astuzia, quest’ultimo fuori sacco, un fascicolo TOP SECRET proprio il 17 gennaio 2025.
Si parla dei rapporti tra l’allora Premier John Mayor e il Primo ministro italiano Berlusconi nel giugno del 1994 nel vertice di Corfù e, ancor prima, dell’altro presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi a Bruxelles nel gennaio del 1994.
Sono sulle centotrenta pagine da analizzare, dense di informazioni riservate, schede tecniche, lettere, contenuti di telefonate, telegrammi, sotterfugi e descrizioni sulla privacy. Ampia rilevanza al presidente Berlusconi e ai suoi ministri, l’intero file parte proprio da lui per motivi cronologici, è più recente. Delle pagine sono similari. Molte le ricerche sulla vita privata di Berlusconi e di Ciampi. Dai dispacci si evince il rapporto profondo e la sintonia tra Carlo Azeglio Ciampi e John Mayer. Nelle lettere si rivolge a lui con un “Dear John…”.
Grande fiducia in Berlusconi, ma anche sul suo ministro degli Esteri Antonio Martino. Continue preoccupazioni per il postfascista Fini e i suoi cinque ministri. Incessanti richieste di rassicurazioni in merito. Un Bossi concentrato sul Nord e sulla devolution dei poteri. E la Lega Nord federalista, il maggiore partito del Nord, che irrompe nella scena politica italiana proprio durante il governo Ciampi e il periodo di tangentopoli.
Visti i tempi relativamente brevi della desecretazione di file TOP SECRET, di solito la regola è dopo 50, 80 o 100 anni e qui ci troviamo di fronte a periodi di circa 30 anni – quello su Blair/Berlusconi addirittura di una ventina di anni fa – ci si chiede chi possa aver dato il nullaosta. Ovvero se sia stato per ordine di questo governo con a capo Keir Starmer o di quelli precedenti.
Lungi dal voler dare interpretazioni politiche sui motivi della declassificazione dei file in tempi brevi, non si può fare a meno di notare che l’apertura è avvenuta poco tempo prima della partecipazione del Primo ministro Keir Starmer al vertice dei leader dell’Unione Europea il 3 febbraio 2025 a Bruxelles. Il primo Premier britannico dopo la Brexit al Consiglio europeo. Un tentativo di ricostruire un solido legame tra Gran Bretagna e Europa. Starmer ha parlato di un “reset” delle relazioni tra Regno Unito ed Europa. Ed il 4 febbraio ha annunciato che ospiterà a Londra il primo summit post Brexit con i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue il prossimo 19 maggio. Re Carlo poi ha annunciato un viaggio in Italia con la moglie Camilla per l’inizio di aprile. Ha partecipato inoltre con l’ambasciatore italiano a un evento per rafforzare le relazioni tra Italia e UK organizzato nella sua tenuta di Highgrove.
Lieti quindi che i documenti siano stati desecretati proprio in questi giorni per prenderne visione per primi in assoluto. Sembrerebbero quasi un tentativo di dimostrare come la Gran Bretagna sia sempre stata un partner affidabile sin dai tempi dei presidenti del Consiglio Ciampi e poi Berlusconi. Il Regno Unito era al fianco dell’Italia sia quando il Premier Ciampi dovette attraversare il periodo di tangentopoli, sia quando il presidente Berlusconi fu costretto ad affrontare la diffidenza dei paesi europei per aver portato al governo il postfascista Fini – loro lo chiamano neofascista – con la sua pessima reputazione politica. Questo emerge dalla lettura dell’intero file.
Si parte con una lettera del 17 giugno del 1994 di Sir Roderic Lyne, diplomatico del ministero degli Esteri, il Foreign and Commonwealth Office, al Premier John Mayer in merito ai Bilaterali del Consiglio Europeo a Corfù.
Mayor e Berlusconi si sono accordati per una colazione per il 24 giugno. L’incontro dovrà rimanere riservato per tutto il tempo.
Si dovrà svolgere alle 8 del mattino nell’hotel di Berlusconi con i due ministri degli Esteri e i due segretari privati. Berlusconi se ne dovrà andar via prima per recarsi al Centro Conferenze perché è in una posizione più bassa secondo l’ordine del protocollo. Per ora non possiamo offrire a Eltsin l’opzione di una colazione bilaterale. Ogni bilaterale con Eltsin dovrà aver luogo a Corfù la sera del 23 giugno. Se non sarà possibile, con lui lo organizzeremo a Napoli.
La missiva CONFIDENTIAL al Premier Mayor prosegue testualmente:
La presidenza della Commissione sarà il principale argomento di discussione con Berlusconi, ma il brief dovrebbe riguardare anche le quote latte, il PPE (su cui Vento ha detto che Berlusconi vorrà certamente confrontarsi), la Bosnia (concentrandosi sul punto di vista italiano) e le relazioni bilaterali, comprese le prospettive di un vertice tra Regno Unito e Italia).
Il contesto potrebbe includere una descrizione aggiornata della scena politica italiana, con particolare riferimento ai neofascisti? Quanto dipende Berlusconi da AN? Il suo governo ha intrapreso finora azioni che hanno il marchio del neofascismo? Quali dichiarazioni imbarazzanti sono state pronunciate da ministri e leader parlamentari neofascisti dalle elezioni? Se avessimo un vertice bilaterale con quattro o cinque ministri per parte, la formazione italiana includerebbe rappresentanti di AN? In che misura la prospettiva neofascista limiterà lo sviluppo di strette relazioni bilaterali con l’Italia? C’è il rischio che il Regno Unito e l’Italia vengano trattati dagli altri europei come Stati paria? Quali dichiarazioni e azioni di altri Paesi europei hanno particolarmente irritato il governo di Berlusconi?
Invio una copia di questa lettera a Geoffrey Fitchew (Cabinet Office) – Ufficio del governo.
RODERIC LYNE
RJ Sawers Esq
Foreign and Commonwealth Office
Nella seconda informativa di Downing Street il cui oggetto è la colazione del Primo ministro col Primo ministro italiano di Corfù, 24 giugno, (8:30 – 9:30) si legge che:
Berlusconi ha iniziato spiegando la situazione politica italiana. Molte cose che erano state dette sul suo Governo erano lontane dalla verità.
C’era stata una grave minaccia da parte del rinnovato Partito Comunista. I comunisti italiani hanno cantato inni a Fidel Castro nei loro congressi e hanno presentato un manifesto esclusivamente dirigista. La loro politica per affrontare la disoccupazione, ad esempio, prevedeva che lo Stato creasse posti di lavoro per i giovani per due anni. Esisteva una presenza marxista radicata nelle scuole, nelle università e nella giurisprudenza – anzi, c’era una significativa scuola di pensiero comunista all’interno della magistratura. Negli ultimi tre mesi, Berlusconi aveva messo insieme una coalizione di moderati per contrastare la sinistra. La sinistra ha ottenuto il 35% dei voti complessivi, ma l’82% dei voti è stato conseguito da un gruppo di moderati.
Berlusconi ha affermato che l’immagine dell’Italia come focolaio di corruzione è fuorviante. Ci sono stati casi reali di corruzione nel finanziamento dei partiti. Ciò è avvenuto perché la legge non ha previsto il finanziamento dei partiti. La corruzione era diventata un’abitudine, al punto che non si aveva la sensazione di sbagliare. Tuttavia, in base alla sua esperienza di lavoro con altri Paesi, compresi i vicini dell’Italia, sapeva che in altri luoghi era presente una corruzione peggiore.
Il Primo ministro Mayor ha affermato:
abbiamo prestato molta attenzione agli sviluppi in Italia. Era ovvio che l’Italia stesse attraversando un periodo di cambiamento, ma questo è stato ancora più profondo di quanto molti si aspettassero.
La nostra posizione è molto chiara. Berlusconi ha ottenuto un chiaro mandato elettorale. In modo del tutto appropriato, ha formato una coalizione. Non ci lasceremo influenzare dalle critiche nei suoi confronti. Non vediamo l’ora di lavorare con lui. Questo sarebbe stato il banco di prova del nostro rapporto.
Il Primo ministro ha detto che vorremmo dimostrarlo nella pratica. Un vertice bilaterale con la partecipazione di alcuni ministri di entrambe le parti era atteso da tempo. Vorrebbe proporre di organizzarlo ora. Potrebbe svolgersi nel Regno Unito o in Italia. Ci aiuterebbe a sviluppare la nostra cooperazione. L’approccio di Berlusconi, in particolare all’economia del libero mercato e alla deregulation, è simile al nostro. Dovremmo iniziare a lavorare insieme. Sapeva che le agende nel periodo immediatamente successivo erano fitte – ad esempio, Berlusconi aveva il vertice di Napoli alle porte – ma avremmo dovuto concordare, in linea di principio, di tenere un vertice e cercare di pianificare una data, anche se questo doveva essere un po’ più avanti.
Berlusconi ha accolto calorosamente la proposta del premier. Rafforzando la sua precedente presentazione, ha commentato che sarebbe stata una cattiva notizia per noi se l’altro schieramento avesse formato il governo in Italia.
Vertice di Corfù: Questioni economiche
Dopo un breve accenno all’Accordo di partenariato e cooperazione con la Russia, il Primo ministro Mayor è passato a discutere delle questioni economiche in seno al Consiglio europeo. Ha affermato che all’interno dell’UE si sta svolgendo una sorta di battaglia per l’anima economica dell’Europa. Su come affrontare i 20 milioni di disoccupati in Europa sono state avanzate opinioni nettamente divergenti. Coloro che sostengono i meccanismi del libero mercato e la deregulation hanno fatto molti più progressi negli ultimi dieci mesi che nei dieci anni precedenti.
Il ministro degli Esteri Martino è stato d’accordo. La spesa pubblica e le opere pubbliche non avrebbero risolto il problema della disoccupazione, ma avrebbero solo peggiorato le nostre difficoltà finanziarie. Quando aveva recentemente esposto queste idee al Parlamento italiano, era rimasto sorpreso nel constatare che anche la sinistra tendeva a essere d’accordo. Il Primo ministro ha affermato che una conseguenza della deregulation e della sussidiarietà è che essa sottrarrà potere alla Commissione. Ha sottolineato l’importanza che l’Europa impari a competere efficacemente con gli Stati Uniti e l’Asia. Per molto tempo siamo stati una voce solitaria a sostenere questa tesi. Martino ha detto che non siamo più soli. Berlusconi ha fatto leva sulle sue esperienze televisive. La Comunità europea aveva stabilito delle direttive sulla televisione che non erano accettabili e impossibili da attuare nel sistema italiano. Aveva combattuto e perso battaglie sulla televisione europea. Ha commentato che Jacques Lang è molto pericoloso perché vuole regolamentare tutto.
Presidenza della Commissione
Gran parte del pranzo è stata occupata da una lunga discussione tattica. Berlusconi ha ricordato l’entusiasmo di Martino per Sir Leon Brittan. Ha detto che Kohl ha assunto una linea molto ferma con lui nel fare pressione sul caso di Dehane. Ha condiviso le riserve del Primo ministro su Dehaene e sulla procedura utilizzata, ma il suo governo è ancora “in fasce”. I due protagonisti principali erano i due più potenti vicini e i principali partner commerciali dell’Italia. Ha tenuto a non scontrarsi con loro.
Quote latte
Berlusconi ha ricordato in breve al Primo ministro che avevamo un problema sulle quote latte. Non c’è stata alcuna discussione sostanziale sull’argomento.
Invio copia di questa lettera a Nick Macpherson (Ministero del Tesoro) e a Melanie Leech Cabinet Office, Ufficio del Gabinetto
Cordialmente
RODERIC LYNE
R.J. Sawers, Esq., Ministero degli Esteri e del Commonwealth.
Nel dispaccio anteriore del 22 giugno del 1994 del Foreign and Commonwealth Office, (ministero Esteri) viene ribadito il desiderio di John Mayor di rafforzare la collaborazione tra il Regno Unito e l’Italia sulle questioni europee e, in particolare, includere il supporto italiano nelle questioni di Corfù e, se sollevate, spiegare la nostra posizione sulle quote latte. Disinnescare qualsiasi rimanenza dell’irritazione italiana per l’esclusione dal Contact Group (ECG, the European Contact Group, ECG, riunisce le sei maggiori reti di servizi professionali in Europa: BDO, Deloitte, EY, Grant Thornton, KPMG e PwC. Le aziende delle reti ECG impiegano complessivamente circa 330.000 persone negli Stati membri dell’UE e sono presenti con 1.600 uffici in oltre 340 città europee, n.d.a.), ed esplorare la possibilità di cooperazione tra il partito dei Conservatori e Forza Italia, fuori e dentro il Parlamento europeo.
Interessante il telegramma allegato da ambasciata britannica a Roma:
Italia Interno
17 giugno.
Allego una copia del telegramma di Roma che ha fatto da scenario alla vicenda.
Le principali componenti del governo Berlusconi sono Forza Italia, la Lega di Bossi radicata al Nord e Alleanza Nazionale (AN) di Fini.
L’inclusione di AN ha provocato alcune critiche internazionali: il partito si basa in gran parte sul vecchio MSI (Movimento Sociale Italiano), che affonda le sue radici in Mussolini. Berlusconi ha comunque affermato che tutti i membri del suo governo aderiscono ai principi democratici sanciti dalla Costituzione del 1948.
Berlusconi ha cercato di rassicurare gli osservatori sulla continuità di gran parte della politica italiana. Probabilmente condivide con AN l’idea di una politica estera più assertiva, mentre Fini condivide l’impegno di Berlusconi per un’economia più orientata al mercato e accetta almeno un grado limitato di privatizzazione.
AN adotta una linea dura in materia di legge e ordine pubblico e favorisce una politica restrittiva sull’immigrazione.
Ma il razzismo non fa parte del loro manifesto.
Sono strenui difensori, come Berlusconi, dell’unità nazionale (e quindi sospettosi delle idee della Lega sul federalismo e la devolution).
Lo stesso Fini sottolinea che AN non è l’MSI e che il fascismo è morto. Si è definito un post-fascista, con Chirac come modello. Non essendo lui stesso al Governo, spera di utilizzare la rispettabilità dell’alleanza con Berlusconi e il ricordo di 40 anni di ostracismo politico, per trasformare AN in un moderno partito di centro-destra.
Per rispondere alle tue domande specifiche
Quanto dipende Berlusconi da AN?
L’appoggio di AN è indispensabile per Berlusconi, sia alla Camera, dove detiene 107 dei 366 seggi del Governo, [sic], (intendeva Parlamento, n.d.a.), che al Senato, dove il Governo non ha una maggioranza complessiva.
Il suo Governo ha intrapreso finora azioni che hanno il sapore del neofascismo?
Il Governo è in carica da pochissimo tempo.
Né il programma generale di Berlusconi, né i programmi per la creazione di posti di lavoro recentemente presentati hanno mostrato una particolare impronta di AN.
Quali dichiarazioni imbarazzanti sono state pronunciate da ministri e leader parlamentari neofascisti dopo le elezioni?
Fini ha fatto una o due dichiarazioni controverse, ad esempio che Mussolini è stato il più grande statista italiano del Secolo e, a differenza di Hitler, non era un criminale. Elementi estremi del MSI sono stati citati nella campagna elettorale del Parlamento Europeo per condannare gli omosessuali.
Recentemente, Tremaglia, il presidente di AN della Commissione Esteri è sembrato indicare che il governo potrebbe cercare di rivedere il Trattato di Osimo (che ha stabilito i confini dell’Italia con la FRY, Former Republic of Yugoslavia, n.d.a., nel 1975).
Berlusconi e il Ministro degli Esteri Martino si sono mossi rapidamente per confermare pubblicamente che non c’era la questione della revisione dei confini dell’Italia con i Paesi confinanti; sebbene Martino ha notato che problemi bilaterali rimanevano con questi ultimi che l’Italia intendeva affrontare.
Si tratta principalmente dei diritti di proprietà italiana in Slovenia e dei diritti delle minoranze in generale in Croazia.
Un vertice bilaterale coinvolgerebbe i rappresentanti di AN?
Dei cinque ministri di AN (Agricoltura, Ambiente, Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e Cultura), tre hanno un passato nell’MSI, ma tutti sono moderati. È improbabile che qualcuno di loro venga incluso in un vertice bilaterale, che al momento prevediamo coinvolga solo il Primo ministro e i segretari agli Esteri e alla Difesa.
Quali dichiarazioni e azioni di altri Paesi europei hanno particolarmente irritato il Governo di Berlusconi?
Diversi Paesi europei – Francia, Germania, Belgio, Norvegia, Spagna e Danimarca -hanno espresso preoccupazione per la presenza di ministri di AN nel governo italiano. Anche Delors si è espresso.
In Italia ha suscitato particolare rabbia una risoluzione del Parlamento europeo che a maggio invitava gli italiani a rispettare i principi democratici alla base della Comunità europea. A fronte di ciò, il Presidente Clinton ha incontrato Fini a Roma e ha detto che il nuovo governo sarebbe stato giudicato in base ai fatti e non alle dichiarazioni.
Il Cancelliere Kohl ha adottato una linea simile quando Berlusconi è stato in visita a Bonn il 17 giugno.
In che misura la prospettiva neofascista limiterà lo sviluppo di strette relazioni bilaterali con l’Italia?
È chiaro che la preoccupazione suscitata in Italia e altrove dai ministri di AN continuerà a riverberarsi per qualche tempo.
Ciò suggerisce la necessità di un grado di cautela, soprattutto in termini di presentazione.
È molto improbabile che l’Italia e la Gran Bretagna diventino “Stati paria”. Ma la nostra abilità a sviluppare aree di potenziale interesse comune sarà influenzata dalla misura in cui questa potrà dimostrare che non sta perseguendo politiche neo fasciste.
La missiva è firmata da CRV Stagg, Segretario privato
Ora il dispaccio sull’approccio italiano al vertice di Corfù. Si parla delle priorità italiane in argomenti chiave dopo la vittoria delle elezioni di Berlusconi.
Berlusconi parteciperà al vertice di Corfù consapevole che sebbene ha ricevuto Clinton a Roma e visitato Kohl a Bonn, la seguente è la sua prima performance nei vertici multilaterali. Sarà sotto scrutinio in vista del vertice G7 di Napoli quando sarà al centro dell’attenzione. È sulla cresta dell’onda a seguito del forte successo di Forza Italia alle elezioni europee, che hanno consolidato il suo trionfo personale nelle elezioni di marzo, rafforzando la sua autorità nell’ambito della coalizione di governo, (in particolare nei suoi rapporti con Bossi).
Inoltre:
DOPO UN INIZIO INCERTO, QUESTO HA MESSO A TACERE PER IL MOMENTO I MORMORII CHE IL SUO GOVERNO AVRÀ VITA BREVE. CIO’ È PARTICOLARMENTE VERO SE SI CONSIDERA IL VIRTUALE CROLLO DEI PARTITI DI OPPOSIZIONE, ANCORA PROVATI DAL SUCCESSO DI BERLUSCONI NEL TRASFORMARE IL PANORAMA POLITICO.
I SUOI AVVERSARI DEVONO CHIEDERGLI:
“DI QUALE CARNE SI NUTRE QUESTO NOSTRO CESARE PER ESSERE CRESCIUTO COSÌ”. (“Upon what meat doth this our Caesar feed, That he is grown so great?” -dal Giulio Cesare di Shakespeare, quale stratagemma ha usato per crescere così? n.d.a.)
MA SCUOTENDO IL SISTEMA, BERLUSCONI HA PROMESSO MOLTO. LUI HA DI FRONTE A SÉ UN AUTUNNO DIFFICILE, IN CUI SARÀ NECESSARIO PRENDERE DECISIONI SUL BILANCIO DEL PROSSIMO ANNO E SU UN EVENTUALE CAMBIAMENTO COSTITUZIONALE. L’ASSENZA DI UNA CHIARA MAGGIORANZA AL SENATO COMPLICA LE COSE, COSÌ COME LA PRESENZA NEL SUO GOVERNO DI CINQUE MINISTRI PROVENIENTI DALLA POST-FASCISTA ALLEANZA NAZIONALE, LA CUI POLEMICA INTERNA ED EUROPEA NON SI È SPENTA.
A. SEGUITO DEL LIBRO BIANCO SULLA CRESCITA
(I) TENS (Trans-European Networks, n.d.a.,): IL GOVERNO BERLUSCONI HA ABBRACCIATO CON ENTUSIASMO LE PROPOSTE DI TRASPORTO TENS, CHE SI INSERISCE NELL’IMPEGNO DELLO STESSO BERLUSCONI A RILANCIARE LE OPERE PUBBLICHE IN ITALIA (IN GRAN PARTE CONGELATE NEGLI ULTIMI DUE ANNI A CAUSA DEGLI SCANDALI DI CORRUZIONE).
TRE DEGLI 11 PROGETTI PRIORITARI HANNO UN INTERESSE ITALIANO E GLI ITALIANI SPERANO NELLA LORO APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CORFÙ, ANCHE PER COMPENSARE L’ENFASI EST-OVEST PERCEPITA DI ALTRI PROGETTI.
NONOSTANTE QUESTO ENTUSIASMO, BERLUSCONI SARÀ CAUTO SUL FINANZIAMENTO.
GLI ITALIANI SOTTOLINEANO CHE QUALSIASI SPESA COMUNITARIA DEVE RIENTRARE ALL’INTERNO DELLE LINEE GUIDA DI EDIMBURGO, E CHE SAREBBE PREMATURO DECIDERE QUALSIASI FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO, DATO IL POTENZIALE ESISTENTE PER UN MIX DI SPESA PRIVATA, EIB (European Investment Bank, n.d.a.), E NAZIONALE.
(ii) CRESCITA / OCCUPAZIONE: PER QUANTO RIGUARDA LE MISURE NAZIONALI PER IL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE, BERLUSCONI AVRÀ A DISPOSIZIONE IL PACCHETTO FISCALE PER LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO APPENA VARATO (MIO TELEGRAMMA N. 256). QUESTO COMPRENDE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE AZIENDE CHE ASSUMONO NUOVI LAVORATORI, PER LA PIANIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI, PER LE NUOVE PICCOLE IMPRESE E MISURE PER PROMUOVERE IL MERCATO AZIONARIO. TUTTI GLI INDIZI SUGGERISCONO CHE BERLUSCONI CONTINUERÀ CON LA DEREGULATION, ANCHE SE IL GOVERNO NON HA ANCORA DECISO SE SARÀ NECESSARIO UN MINI-BILANCIO DI METÀ ANNO PER CONTRASTARE IL DEFICIT DEL SETTORE PUBBLICO, ANCORA UNA VOLTA IN CRESCITA.
QUESTO, OLTRE A UNA CONTROVERSA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULLE PENSIONI CHE SARÀ MOLTO ONEROSA, GUASTA IL QUADRO GENERALE DELLA RACCOLTA DI RIPRESA ECONOMICA (E SPIEGA L’ALLARME CRESCENTE SULLA QUESTIONE DELLE QUOTE LATTE) – vedi sotto (D).
(B) IMPEGNI INTERNAZIONALI/SUCCESSIVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
VI SONO ALCUNI INDIZI CHE INDICANO CHE IL GOVERNO ITALIANO È FAVOREVOLE A SIR LEON BRITTAN, SOPRATTUTTO A CAUSA DELL’INFLUENZA DI MARTINO, CHE VEDE IN SIR LEON BRITTAN QUALCUNO PIÙ VICINO ALLA SUA FILOSOFIA DELL’UNIONE RISPETTO A DEHAENE O LUBBERS. L’ITALIA, A SUA VOLTA, CERCHERÀ IL SOSTEGNO BRITANNICO PER RUGGIERO ALLA GUIDA DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO. IN QUESTO CASO DOVREBBE ESSERCI ANCORA SPAZIO PER UN ACCORDO, ANCHE SE SI TRATTA DI ACQUE TORBIDE E LO STESSO BERLUSCONI NON HA ANCORA PRESO UNA DECISIONE.
(C) GRUPPO DI STUDIO DEL 1996
ALMENO A LIVELLO UFFICIALE, GLI ITALIANI VOGLIONO CHE IL GRUPPO DI STUDIO PER IL 1996 INIZI PRESTO PER CONSENTIRE IL MASSIMO TEMPO PER LA PREPARAZIONE DELL’IG (INTER GOVERNMENTAL CONFERENCE).
SONO BEN CONSAPEVOLI CHE QUESTO SI APRIRÀ SOTTO LA PRESIDENZA ITALIANA.
COMPROMETTE IL QUADRO GENERALE DI RIPRESA ECONOMICA (E SPIEGA IL CRESCENTE ALLARME PER LA QUESTIONE DELLE QUOTE LATTE – CFR. PUNTO (D) SEGUENTE) –
(D) QUOTE LATTE
IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI CAPUTO HA AFFRONTATO A LUNGO LA QUESTIONE ALLA FAC (FAC è la Foreign Affairs Commission, ovvero commissione Esteri, n.d.a.), DI QUESTA SETTIMANA E MI HA PARLATO IN PRIVATO IN SEGUITO (MIO TELEGRAMMA. N. 280) – SE NON SI RAGGIUNGERÀ UNA SOLUZIONE AL CONSIGLIO AGRICOLO DEL 20 GIUGNO, I FUNZIONARI ITALIANI SOLLECITERANNO CERTAMENTE BERLUSCONI A SOLLEVARE LA QUESTIONE A CORFÙ. IL PROBLEMA SI DIVIDE IN DUE. PRIMO, CONVINCERE IL CONSIGLIO AD APPROVARE L’APPLICAZIONE RETROATTIVA DELL’AUMENTO DELLA QUOTA ITALIANA CONCORDATO A LISBONA NEL 1992 SIA APPLICATO RETROATTIVAMENTE, RIDUCENDO COSÌ IL DISCONOSCIMENTO DI 2 MILIARDI DI EURO CHE L’ITALIA DOVREBBE ALTRIMENTI PAGARE (E ANCHE, SOSTENGONO, RENDENDO SUPERFLUO IL NOSTRO CASO ECJ, European Court of Justice, n.d.a.) – IN SECONDO LUOGO, PER GARANTIRE UN AUMENTO DELLE QUOTE LATTE ITALIANE PER GLI ANNI FUTURI. I FUNZIONARI ITALIANI INSISTONO SUL FATTO CHE, A MENO CHE NON VENGANO RISOLTE ENTRAMBE LE QUESTIONI, IL LORO PARLAMENTO NON ACCETTERÀ DI RATIFICARE LA DECISIONE SULLE RISORSE PROPRIE CHE L’ITALIA STA ATTUALMENTE BLOCCANDO.
I SENTIMENTI ITALIANI SONO FORTI E LA QUESTIONE POTREBBE ESSERE SOLLEVATA DA BERLUSCONI CON IL PRIMO MINISTRO IN OCCASIONE DEL LORO BILATERALE.
CI VIENE ANCHE DETTO DAI FUNZIONARI ITALIANI CHE, SE NON AMMORBIDIAMO LA NOSTRA POSIZIONE, IL DISACCORDO SU QUESTO TEMA POTREBBE COMPROMETTERE LE PROMETTENTI PROSPETTIVE DI UNA STRETTA COOPERAZIONE TRA I NOSTRI DUE GOVERNI SU QUESTIONI COMUNITARIE E DI ALTRO TIPO.
(E) COOPERAZIONE MEDITERRANEA
GLI ITALIANI ADERIRANNO CON ENTUSIASMO A QUALSIASI INIZIATIVA SPECIFICA LANCIATA DAI GRECI. INOLTRE PROBABILE CHE SOSTENGANO
LA RICHIESTA MALTESE DI ADESIONE ALL’UE E IL DESIDERIO MALTESE DI FISSARE UNA DATA PER L’INIZIO DEI NEGOZIATI.
COLVIN
Le relazioni sono articolate e dettagliate in ogni punto. Su quello economico, “sono impressionato dal vostro programma, condiviso in molte parti, stessa filosofia economica liberale, libero mercato, riduzione della tassazione, contenimento della spesa pubblica, incoraggiare la riforma dei mercati del lavoro per promuovere la creazione di posti di lavoro, privatizzazione.
Quali saranno le maggiori sfide per riformare l’economia italiana (fortemente orientata allo stato)?
La privatizzazione una materia sulla quale potremo aiutare”.
Mentre su Umberto Bossi si parla sempre di politico orientato sulle questioni del Nord, sulla devolution e federalismo e di Gianfranco Fini per il suo passato politico postfascista, Martino di cui si fidano enormemente garantirà per Fini in questo ambito, spunta ad un certo punto del file unadescrizione elaborata su Silvio Berlusconi. Vale la pena menzionare la scheda descrittiva:
BERLUSCONI, ONOREVOLE SILVIO
Presidente del Consiglio dei Ministri dal maggio 1994.
Nato a Milano il 29 settembre 1936, figlio di un impiegato di banca. Laureato in giurisprudenza all’Università di Milano.
Co-proprietario di un’impresa edile all’età di 25 anni; è stato responsabile dei grandi sviluppi immobiliari di Milano alla fine degli anni ’60 e ’70.
È stato il fondatore e il proprietario del gruppo Fininvest, il più grande gruppo privato italiano con vasti interessi nei settori dei media, dell’editoria, dell’edilizia e del commercio al dettaglio.
I media
Gli interessi nel settore dei media includono le tre maggiori emittenti televisive private (con il 45% dell’audience nazionale – lo stesso dei canali statali della RAI) e una casa editrice che possiede la rivista più venduta in Italia e l’influente settimanale “Panorama”.
Ex proprietario del quotidiano “Il Giornale”, ora detenuto dal fratello Paolo.
Ha anche interessi in canali televisivi privati francesi, tedeschi e spagnoli.
Altri interessi includono le assicurazioni, la squadra di calcio AC Milan (acquistata nel 1986), la gestione e la produzione di film, una catena di grandi magazzini e Euromobiliare (una società finanziaria di Milano) – Ha una casa nelle Isole Vergini Americane, presumibilmente vicino a Ross Perot.
È entrato in politica nel gennaio 1994 a capo di Forza Italia, il suo movimento politico. Per perseguire la sua carriera politica ha rinunciato a tutte le cariche in Fininvest (pur mantenendo la proprietà e la società nelle mani del suo incaricato, Fedele Confalonieri).
Si ritiene che l’impero commerciale abbia debiti per oltre 2,5 miliardi di dollari (il che potrebbe aver spinto il presidente a cercare un’influenza politica).
È stato nominato un consiglio di tre persone per garantire che non ci siano conflitti di affari con gli interessi politici.
Ha costruito un’alleanza libera con la Lega Nord e Alleanza Nazionale e si è proposto come capo della coalizione di centro-destra, una posizione indiscutibile dopo le elezioni del marzo 1994 (ampiamente considerata come un’affermazione personale).
Il messaggio principale durante la campagna elettorale è stato la necessità di preservare la libertà fermando i partiti di sinistra (che avevano iniziato la campagna come favoriti). Il suo background non politico, l’abile uso dei media e il suo carattere sportivo/nazionale durante la campagna elettorale hanno prodotto una vittoria schiacciante. Forza Italia ha ottenuto la percentuale più alta del voto popolare, attraendo soprattutto gli elettori più giovani e Berlusconi ha vinto il suo seggio nel centro di Roma, (sconfiggendo l’allora Ministro del Bilancio Spaventa). In seguito ha collocato molti dei suoi alleati Fininvest (Letta, Mennitti) in posizioni chiave sia nel Governo che in Forza Italia.
Nel dicembre 1990 ha sposato l’ex attrice Veronica Lario, dalla quale ha avuto due figlie e un figlio. Ha anche un figlio e una figlia dal primo matrimonio. Permanentemente abbronzato. Vanitoso e sensibile alle critiche. Un noto dongiovanni. Parla francese e un po’ di inglese.
Figura sempre controversa per le sue battaglie imprenditoriali e per l’appartenenza alla lobby massonica P2, ora vietata, negli anni ’70 (fu accusato di falsa testimonianza durante le inchieste). Precedentemente vicino al PSI, è tuttora un amico intimo di Craxi (padrino di uno dei suoi figli).
Compilato nel maggio del 1994
A seguire pagine e pagine di relazioni. Interessante la preparazione per la telefonata tra Mayor e Berlusconi. Il ministro degli Esteri britannico suggerisce al premier Mayor, nel caso Berlusconi accennasse alle quote latte di mostrare flessibilità. Gli spiega tutta la problematica italiana in materia e menziona le possibili richieste di Berlusconi. Il ministro degli Esteri suggerisce inoltre che, se Berlusconi dovesse chiedere un’ulteriore flessibilità, di rispondere:” Non conosco molto la materia, ma è difficile anche per me…sarebbe difficile spiegare alla mia nazione, che ha pagato un prezzo alto per implementare appropriatamente le quote latte, troppa indulgenza con le altre nazioni sulle quote latte…capisco però la tua frustrazione per dover pagare per i peccati dei tuoi predecessori. Rifletterò molto attentamente prima del vertice di Corfù e vedrò cosa posso fare…”
Si passa a seguire ai rapporti tra il Premier Mayor ed il Primo ministro italiano che nel gennaio del 1994 era Carlo Azeglio Ciampi, nell’ambito dell’organizzazione del vertice di Napoli. Tra di loro un tono enormemente confidenziale. Nelle lettere che si scambiano si rivolgono con: “Dear Carlo”, e “Dear John”.
TESTO DI UNA LETTERA INDIRIZZATA A PREMIER JOHN MAJOR DAL PRIMO MINISTRO ITALIANO CARLO AZEGLIO CIAMPI, ROMA, 20 GENNAIO 1994.
Caro John,
Al Vertice di Tokyo abbiamo concordato di dedicare, nei futuri incontri, più tempo destinato alla discussione informale tra di noi con un numero minore di persone, documenti e dichiarazioni.
A seguito dell’incontro informale dei nostri Rappresentanti personali a Palo, desidero fare delle proposte a questo proposito e in riferimento alle relazioni del G7 con la Russia.
Propongo due innovazioni principali alla nostra procedura tradizionale.
La prima è quella di terminare la discussione e approvare il comunicato sulla parte economica del Vertice nel tardo pomeriggio del secondo giorno di riunione (per le discussioni tra di noi avremmo la sera del venerdì e il sabato fino alla sessione plenaria nel tardo pomeriggio per l’approvazione del comunicato).
La seconda importante innovazione è che la nostra tradizionale “dichiarazione politica” verrebbe sostituita da una dichiarazione del Presidente da concordare con i russi (a tal fine il sabato sera potrebbe aver luogo una riunione informale tra i nostri Direttori politici, i Rappresentanti personali e le loro controparti russe).
La ripresa della riunione di domenica mattina avverrebbe tra i capi di Stato e di Governo e il Presidente russo – alle otto – e si concluderebbe con la presentazione della dichiarazione del Presidente alla stampa prima di pranzo.
I ministri degli Esteri e delle Finanze si riuniranno in parallelo con le loro controparti russe
Con questa formula, il G7 si confermerebbe come vertice economico, ma i nostri partner russi parteciperebbero a pieno titolo al resto del vertice, essendo associati alle discussioni e alla preparazione della dichiarazione del Presidente.
In questo modo, credo che realizzeremmo i nostri obiettivi principali: avere un vertice dedicato principalmente alla discussione tra di noi, e di poter offrire al Presidente russo una formula di partecipazione al vertice più soddisfacente per entrambe le parti.
Spero che tu condivida le mie proposte, nello spirito di Tokyo e alla luce dell’opportunità politica di migliorare le relazioni del G7 con la Russia.
Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi del Vertice e in conformità con l’accordo di Tokyo, propongo di limitare il numero dei membri di ciascuna delegazione a trenta persone, escluso il personale tecnico e di sicurezza.
In attesa di un tuo riscontro su queste proposte,
Cordiali saluti
Carlo Azeglio Ciampi
La missiva di Mayer a Carlo Azeglio Ciampi del 25 gennaio 1994:
Caro Carlo,
Ti ringrazio per la lettera del 18 gennaio che illustra le modifiche organizzative per il Vertice di Napoli di quest’anno.
Accolgo con favore il rafforzamento delle discussioni politiche con i russi e il nuovo formato proposto. Sono certo che sia giusto fare una distinzione tra il Vertice economico del G7 e le discussioni politiche più ampie, alle quali i russi dovrebbero partecipare pienamente.
Sono anche lieto di vedere il formato del Vertice semplificato, con un maggiore spazio per le discussioni informali. Sono certo che hai ragione a limitare le dimensioni delle delegazioni e il Regno Unito accetterà certamente i limiti da te proposti.
Ti sono grato per aver portato avanti le riforme che abbiamo concordato a Tokyo e accolgo con grande favore le proposte. Esse hanno il mio pieno sostegno.
Tuo
John
DOWNING STREET
INCONTRO DEL PRIMO MINISTRO CON L’ITALIA
PRIMO MINISTRO:
BRUXELLES, MARTEDÌ 11 GENNAIO 1994
Il Primo ministro ha avuto un incontro bilaterale con il presidente del Consiglio italiano al termine del Vertice NATO di Bruxelles dell’11 gennaio. Ciampi è arrivato in ritardo da un incontro con il Presidente Clinton e il bilaterale è durato circa 25 minuti.
Erano presenti il ministro degli Esteri e Sir John Weston, assieme al ministro degli Esteri italiano, l’Ambasciatore Salleo e Sergio Vento.
Vertice economico
Facendo riferimento a una conversazione informale del giorno precedente, Ciampi ha chiesto se il Premier ritenesse che la formula del G7 + 1 debba essere cambiata.
Il Primo ministro ha risposto che non è il caso di ammettere la Russia nel club economico dei Sette. Tuttavia, ritiene che il Presidente Eltsin debba essere coinvolto, formalmente o informalmente, in un G7 politico. Non è una buona idea che Eltsin si senta escluso. Eltsin si era chiaramente sentito a disagio durante l’incontro a Bruxelles con i capi della CE. Questi incontri tendevano a far sì che gli venissero rivolte domande su cosa stesse accadendo in Russia e se avesse intenzione di perseguire particolari politiche, piuttosto che essere trattato come il Presidente della seconda maggiore potenza nucleare.
Ciampi si è chiesto se il modo migliore per gestire la questione al Vertice fosse quello di tenere un incontro confidenziale con il Presidente Eltsin prima che il comunicato finale sia diramato. Il Primo Ministro ha dichiarato di non proporre una formula specifica. Stava facendo notare in generale che non sentiva che trattavamo Eltsin in modo adeguato. Era nel nostro interesse che non si senta trattato con condiscendenza al Vertice.
Ciampi ha suggerito di chiedere agli Sherpa di considerare la questione. Il Primo ministro si è detto d’accordo, ma ha affermato che è importante che gli Sherpa non affrontino la questione con uno spirito burocratico. Invece di proporre una serie di ragioni per cui i russi non debbano essere accolti, dovrebbero esaminare in che modo i desideri dei russi potrebbero essere soddisfatti.
Il Primo ministro ha accennato brevemente alla riforma dei Vertici. A Tokyo era stato deciso che questo argomento sarebbe stato ulteriormente discusso al Vertice di Napoli. Dal suo incontro della scorsa settimana con il nuovo Primo ministro canadese, ha potuto dire a Ciampi che potremmo decidere una prassi più semplice, sapendo che i padroni di casa canadesi del 1995 sono interessati alla riforma.
Russia
Ciampi ha raccontato di aver recentemente tenuto una riunione per valutare gli aiuti macroeconomici alla Russia. La conclusione è stata che dovremmo essere flessibili per quanto riguarda la seconda tranche del STF (Sustainable Transport Forum, n.d.a.). È rimasto colpito dall’argomentazione del Cancelliere Kohl alla cena della sera precedente, secondo cui la condizionalità applicata alla Russia è indebitamente influenzata dagli standard occidentali. Il Primo ministro ha convenuto che c’è la tendenza a chiedere a Eltsin ciò che è politicamente impossibile.
Ciampi ha parlato di un possibile stanziamento di DSP (diritti speciali di prelievo del Fmi., n.d.a.). L’ultima assegnazione è avvenuta 11 o 12 anni fa.
Da allora, è emerso un forte miglioramento della liquidità nazionale. Dovremmo considerare la possibilità di un nuovo stanziamento per facilitare il finanziamento degli aiuti a “questi Paesi”. Ha suggerito di chiedere ai ministeri delle Finanze di studiare la questione nelle prossime settimane. Il Primo ministro ha detto di non essere stato informato su questo punto. Non ha alcuna obiezione di principio a che la questione venga studiata. Ciampi ha detto che la sua proposta era solo questa.
Elicotteri EH101
Ciampi ha espresso rammarico per la cancellazione dell’ordine canadese. Il Primo ministro ha detto che Chretien aveva preso un impegno preciso prima di entrare in carica. Non avevamo molte possibilità di cambiarlo. Tuttavia, la Westland continuava a ricevere ordini.
Affari comunitari
Il Primo ministro ha chiesto che cosa si sarebbe prospettato nella Comunità nei prossimi mesi. Il ministro degli Esteri ha affermato che, durante la loro presidenza, è improbabile che i tedeschi favoriscano progetti costosi. Saranno più interessati a prendere iniziative politiche, soprattutto per quanto riguarda l’Est. Molti dei problemi attuali dell’Europa si trovano in quella direzione: ha citato l’iniziativa anglo-italiana sulla cooperazione sulla CEE con i pilastri intergovernativi, nonché l’allargamento e il seguito del Partenariato per la pace. Ciampi ritiene che la disoccupazione continuerà ad essere un problema di primo piano. Il Libro Bianco di Delors ha contribuito a dimostrare ai sindacalisti l’attenzione dei governi su questo tema. Potrebbe continuare a influenzare i progressi, ad esempio, in materia di infrastrutture.
Il Primo ministro ha fatto riferimento ai negoziati di allargamento con i candidati all’EFTA (Associazione europea di libero scambio, n.d.a.). Sarebbe un colpo al prestigio della Comunità se l’adesione non fosse approvata nei referendum nazionali. Ciampi si è detto meno entusiasta sull’allargamento. Ritiene che gli scandinavi vogliano entrare a far parte di una Comunità sul modello attuale e che vogliano mantenerla tale, piuttosto che far parte di una “vera Comunità di Maastricht”.
L’Ambasciatore Salleo ha suggerito che i candidati dovrebbero essere obbligati a offrire la massima trasparenza sui negoziati ai loro Parlamenti. Dovrebbero tenere audizioni parlamentari aperte sull’argomento.
A questo punto la riunione è dovuta terminare per permettere al Primo ministro di tenere la conferenza stampa.
Copio questa lettera per Nick MacPherson (HM Treasury – Tesoro) e per Melanie Leech (Cabinet Office).
Cordialmente
RODERIC LYNE – Foreign and Commonwealth Office (ministero Esteri)
La scheda preparatoria per il summit con Ciampi del Foreign Office a Downing Street con la descrizione dello scenario politico italiano.
VERTICE NATO, BRUXELLES, 10-11 GENNAIO:
BILATERALE DEL PRIMO MINISTRO CON IL PRIMO MINISTRO ITALIANO
Il Primo ministro avrà un incontro bilaterale con il dott. Ciampi a margine del Vertice NATO (previsto per le ore 10 dell’11 gennaio). Sarà presente il ministro degli Esteri.
Ciampi sarà probabilmente accompagnato dal ministro degli Esteri Andreatta e dal suo consigliere diplomatico, l’Ambasciatore Sergio Vento.
L’incontro è su invito del Primo ministro, in risposta alla richiesta italiana di un vertice bilaterale nella seconda metà di febbraio, che abbiamo rimandato alla fine dell’anno.
L’ultimo incontro concreto del Primo ministro con Ciampi è stato il 26 ottobre, quando Ciampi è venuto a Londra per partecipare alla cena del Primo ministro, in occasione del pensionamento di Lord Kingsdown come Governatore della Banca d’Inghilterra.
Gli obiettivi
L’obiettivo principale del Primo ministro sarà quello di mostrare pubblicamente il nostro continuo sostegno a Ciampi, riconoscendo l’abilità e l’integrità con cui ha guidato l’Italia attraverso le difficoltà politiche degli ultimi nove mesi e la probabilità che rimanga una figura politica chiave dopo le elezioni italiane. Il Primo ministro potrebbe anche:
– rispondere positivamente al desiderio italiano di una più stretta cooperazione in materia di difesa;
- esprimere la nostra soddisfazione per l’iniziativa congiunta di aumentare
cooperazione in materia di CEE con i due pilastri intergovernativi di Maastricht;
– esprimere il nostro punto di vista su una serie di questioni comunitarie per le quali speriamo che gli italiani ci sostengano;
- promuovere l’esperienza britannica in materia di privatizzazioni; e
– (se Ciampi solleva la questione), cercare di diffondere la collera italiana per la decisione del Regno Unito di impugnare la sentenza della Commissione di aumentare retroattivamente le quote latte italiane.
Ordine del giorno
Non è previsto un ordine del giorno formale, ma è probabile che Ciampi intenda discutere di:
- Russia (in particolare le relazioni con la NATO)
– ex Jugoslavia e
- Mediterraneo e il fianco meridionale della NATO.
Il Briefing per il Vertice si occupa dei primi due.
Questo pacchetto contiene informazioni sulle questioni comunitarie, sull’iniziativa Regno Unito-Italia sulle relazioni con l’Europa centrale e orientale, sulle questioni di difesa (compreso il Mediterraneo) e sulla privatizzazione nel Regno Unito (solo punti da chiarire).
Situazione Interna in Italia
Le elezioni amministrative di novembre/dicembre hanno confermato il
crollo dei partiti di governo, in particolare della Democrazia Cristiana e dei
Socialisti – il culmine di 18 mesi di prove crescenti di corruzione e cattiva amministrazione.
Senza alternative credibili e pulite al centro, gli italiani hanno votato per i partiti agli estremi dello spettro politico.
La Lega Nord (federalista) è emersa chiaramente come il più grande partito singolo del Nord.
Il Partito Democratico della Sinistra (ex comunista), felice di fare le alleanze tattiche rifiutate dalla Lega, ha raccolto il voto di sinistra in tutta Italia, mentre l’MSI (neofascista) ha attirato gran parte del voto ex democristiano al centro e al sud.
Gli esiti hanno dato slancio agli sforzi di chi cerca di riorganizzarsi al centro prima delle elezioni nazionali (ancora da annunciare, ma probabilmente in primavera), ma rimane poco chiaro chi comporrà le varie alleanze di centro-sinistra e centro-destra proposte dai diversi protagonisti, né quanto riusciranno ad attrarre i voti di un elettorato cinico e disilluso.
Privatizzazione
Il predecessore di Ciampi, Giuliano Amato, ha avviato un programma di privatizzazioni come parte di un pacchetto di misure per raddrizzare l’economia, ma si è scontrato con l’opposizione dei politici (restii a perdere un’area di clientelismo da tempo consolidata) e dei sindacati (che temevano la perdita di posti di lavoro). Ciampi è riuscito a portare avanti la situazione. Il Credito Italiano (una delle due banche di proprietà dello Stato) è stato privatizzato con successo a dicembre. I tentativi di ristrutturare le industrie di altri settori, come quello ingegneristico, per renderle vendibili, si stanno rivelando più problematici. Ciampi rimane tuttavia impegnato nella privatizzazione e potrebbe manifestare interesse per l’esperienza britannica. Le banche d’affari britanniche hanno giocato un ruolo maggiore nel preparare il terreno per la privatizzazione delle organizzazioni statali italiane; le aziende britanniche privatizzate in una serie di settori sono pronte a offrire agli italiani la loro esperienza a livello nazionale e locale.
Allego i punti da trattare e i retroscena di ogni argomento, una nota sulla personalità di Ciampi e una copia del telegramma di Sir Patrick Fairweather.
Tuo
J S Smith Private Secretary, Downing Street
Seguono pagine e pagine tecniche su difesa europea, commercio, partiti degli stati europei, quote latte, etc.
Per concludere sembra invece interessante allegare la scheda personale preparata su Ciampi
RISERVATO
CIANPI, DOTT. CARLO AZEGLIO
Primo Ministro dall’aprile 1993
Nato il 9 dicembre 1920 a Livorno. Entrato nella Banca d’Italia nel 1946.
Nominato Governatore della Banca d’Italia alla fine del 1979. Inaspettatamente nominato presidente del Consiglio dei Ministri nell’aprile 1993.
Come Governatore della Banca d’Italia, Ciampi è stato universalmente rispettato per la sua indipendenza e per la sua cauta e abile gestione della politica monetaria italiana. Scelto come presidente del Consiglio dal Presidente Scalfaro dopo le dimissioni del Governo Amato, Ciampi (e la sua squadra di ministri, in gran parte tecnocratici) ha perseguito con tenacia il suo duplice obiettivo di riforma elettorale e disciplina fiscale.
Questo ha fatto, non tanto per agilità politica (Ciampi è ancora un banchiere centrale molto apolitico), quanto per la sua determinazione a portare l’Italia al sicuro fino alle elezioni, probabilmente nella primavera del 1994.
Al momento della sua nomina, Ciampi era guardato, da gran parte della stampa e dell’opinione pubblica, quasi con soggezione.
Sebbene la sua aura si sia un po’ affievolita, soprattutto a causa dell’aumento della disoccupazione, egli rimane molto popolare, non da ultimo per la sua indiscussa integrità (un cambiamento nella vita politica italiana) e per la mancanza di ambizioni personali.
Ciampi appare piuttosto grigio e cupo. In realtà è un uomo coinvolgente, di grande modestia e con un forte senso del dovere verso il suo Paese.
Si dice che non veda l’ora di lasciare il suo incarico dopo le elezioni.
Sposato (con Franca) con due figli. Capisce bene l’inglese ma è restio a parlarlo.
Timido in società, ma molto amichevole e disponibile in contesto domestico.