Il BP Portrait Award è una competizione pittorica che si svolge ogni anno al National Portrait Gallery di Londra. Pittori da tutto il mondo inviano un ritratto dipinto di persone conosciute, o un autoritratto seguendo delle regole rigorose imposte dal museo, tipo la grandezza della tela o la tecnica che deve essere categoricamente ad olio.
Ho partecipato all’edizione 2015, un evento emozionante con trentamila concorrenti. Il mio, A Breath of Freedom, (un soffio di libertà), non è stato selezionato dalla giuria di esperti per il “second round of judging”, il secondo turno di giudizio, ome scritto nella mail di risposta che mi hanno inviato. C’è stata una scrematura di 456 opere e, da questa, sono stati scelti pochi pezzi da esporre nelle sale storiche del National Portrait Gallery. I vincitori hanno avuto l’onore di vedere il proprio quadro al museo, a pochi metri dai capolavori dei grandi maestri del passato.
Uno dei quadri vincenti è stato Fuck Mondays di Nathalie Beauvillain Scott, una pittrice che, in base al suo curriculum, aveva già lavorato nei musei più importanti inglesi. Ha vinto con un ritratto fatto a Sir Bob Geldof, il cantante e musicista di origine irlandese, fondatore del gruppo rock Boomtown Rats, con i quali fu spesso in vetta alle classifiche britanniche. Divenne celebre soprattutto per il suo impegno per la lotta alla fame e alle malattie in Africa. Uno delle canzoni scritte da lui fu Fuck Mondays, il titolo del quadro vincente. La sua vita è stata funestata da diverse disgrazie familiari. In pochi anni ha perso la ex moglie Paula Yates e la figlia Peaches Geldof, entrambe per overdose.
In Fuck Mondays viene ritratto Bob Geldof con la tecnica dell’iperrealismo, un dipinto quasi fotografico, circondato da un bianco ovattato. Secondo le intenzioni dell’artista –si legge sotto al quadro – lo sfondo chiaro era contemplato per rappresentare il vuoto sentimentale del cantante dopo i lutti.
Un significato profondo che niente aveva a che fare con il mio A Breath of Freedom, dove la protagonista osservava felice il mare e l’orizzonte, cullata dal vento che faceva danzare ogni cosa. La libertà pura in un soffio. Dalle opere premiate, ho capito che in comune, tutte avevano una caratteristica, rappresentavano un aspetto di “britanniticità”. Era questo che le accomunava. Il mio non l’ aveva invece.
E’ stato comunque divertente ed istruttivo partecipare, immortalare una persona con un ritratto. Del resto, come diceva lo scrittore Neil Gaiman:”The joy and power of portraiture is that it freezes us in time. Before the portrait, we were younger. After it has been created we will age or we will rot”, (la gioia e il potere della ritrattistica sta nel fatto che ci congela in tempo. Prima del ritratto, eravamo più giovani. Dopo che è stato creato, invecchieremo o marciremo).
Nicoletta Maggi