Il file completo in russo declassifficato nel 2018 da governo GB con dichiarazione Alexander Litvinenko su Romano Prodi del 13 gennaio 2004

10, Downing Street

Due televisioni britanniche, l’ITV e la BBC, trasmisero nel 2007 le affermazioni di Alexander Litvinenko, l’ex colonnello del KGB, divenuto dissidente e morto a Londra nel novembre del 2006 per avvelenamento da polonio. In base alle sue dichiarazioni, l’allora presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi era un uomo vicino al KGB.

Il presidente Prodi nel 2007 rigettò fermamente le accuse bollandole come infamanti e dichiarò che i due network britannici erano stati vittime di “pirateria delle notizie”. Diede poi mandato ai suoi legali di intraprendere azioni legali. Dopo indagini e commissioni di inchiesta, la vicenda si concluse.

In questo file declassificato il 17 luglio del 2018 da Downing Street, (governo Theresa May), l’intera dichiarazione di Alexander Litvinenko su Romano Prodi dal titolo:

“Handwritten statement of Alexander Litvinenko in relation to Romano Prodi plus translation”, ovvero la dichiarazione scritta a mano da Alexander Litvinenko in relazione a Romano Prodi con la traduzione.

Si può leggere nello status del documento riportato in basso la scritta Open, ovvero la declassifica.

Litvinenko, Prodi

È una dichiarazione dell’ex agente del KGB Litvinenko scritta di suo pugno in russo il 13 gennaio 2004 con accanto la traduzione in inglese.

Nelle due pagine originali compilate a penna da Litvinenko compaiono dei timbri italiani. In alto ed in basso a sinistra, nella prima pagina, due timbri del Tribunale di Napoli, il secondo poco leggibile. In basso a destra il timbro della Questura di Napoli. Nella seconda pagina in basso a destra ancora il timbro della Questura di Napoli. In ognuna delle due pagine in italiano compare la scritta: SEGRETO. E in cima, sia nella prima che nella seconda pagina, in stampatello sempre in italiano, COMMISSIONE MITROKHIN con accanto un numero.

QUI LA DICHIARAZIONE TESTUALE TRADOTTA IN ITALIANO.

Alexander Litvinenko:

“Vorrei aggiungere a quanto è stato detto in precedenza che non posso fare la mia dichiarazione in presenza di testimoni e non voglio che segretari ed interpreti ne vengano a conoscenza.

Vorrei utilizzare mio fratello Maksim Valterovich Litvinenko come interprete, del quale mi fido completamente.

Chiedo che queste informazioni rimangano riservate in quanto sono state ricevute da un alto funzionario dell’FSB (Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa, n.d.a.), che è un vicedirettore dell’FSB con il quale ho mantenuto contatti segreti fino ad oggi. Questa persona mi aiuta in diverse questioni di sicurezza. Se l’FSB scopre il mio contatto con lui, potrebbe essere ucciso come traditore. Dalle parole di questa persona sono venuto a conoscenza del fatto che Romano Prodi, il presidente dell’Unione Europea, è una persona vicina al KGB.

Mi è stato detto questo quando mi stavo preparando a fuggire dalla Russia verso l’Occidente.

È stato approssimativamente il 20 settembre 2000, quando chiesi il suo consiglio su quale paese sarei dovuto andare. Volevo andare in Italia perché mio fratello Maksim era andato in Italia portando con sé i documenti dell’FSB e mi stava aspettando in Italia.

Quella persona mi ha detto di non andare per nessun motivo in Italia e in Germania, perché c’erano molti agenti del KGB al governo di quei paesi e questi li avrebbero aiutati a punirmi.

Gli chiesi se ci fossero agenti del KGB a un livello così alto nei paesi d’Europa, al che rispose: ‘Citerò solo una nostra persona, che attualmente è il presidente dell’Unione Europea e si chiama Romano Prodi, – questa informazione è sufficiente per te?’

Mi spiegò inoltre che Prodi viene dall’Italia e che in Italia è una persona molto influente. In Italia il KGB collaborava con lui in casi altamente confidenziali, quindi non dovevo andare in Italia per nessun motivo. Poi gli chiesi dove in quel caso sarei dovuto andare, e lui mi rispose che sarei dovuto andare in Inghilterra o in America e che lì mi sarei sentito più al sicuro. Mi consigliò anche di non andare in Austria perché c’era una grande presenza di spie a postazione fissa dell’SBP (SBP, il Servizio di Sicurezza Presidenziale, è un’agenzia del governo federale che si occupa dei compiti relativi alla protezione del Presidente della Russia e del Primo ministro della Russia con le rispettive famiglie e le residenze, n.d.a.), e del GRU (GRU, la Direzione generale per le informazioni militari, è il servizio situazioni operative delle Forze armate russe, n.d.a.,) e che in precedenza il KGB aveva rapito persone dall’Austria e le aveva portate in URSS.

Io chiederei di nuovo di trattare queste informazioni come altamente confidenziali e di non renderle note al pubblico.

Non posso fare il nome di questa persona”.

13 gennaio 2004

(firma)

A. Litvinenko

La dichiarazione scritta a mano da Litvinenko – La foto di proprietà di Nicoletta Maggi qui in versione ridotta rispetto all’originale

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Nicoletta Maggi è interprete simultanea e giornalista. Risiede nelle Marche, ma lavora da molti anni a Roma come addetto stampa. Ha lavorato in Inghilterra e in Germania.