L’imprenditore federalista Adriano Olivetti, collaboratore dell’intelligence di Churchill. Scrisse testi su federalismo. Progettava colpo di stato a Mussolini. Secondo i file desecretati il Vaticano era informato su piani Top Secret

Olivetti, Churchill, Vaticano

Declassificata la documentazione di 116 pagine del governo britannico compresa tra il 1939 e il 1946 su Adriano Olivetti, nome in codice Brown. Lo definivano “il pianificatore lungimirante” e “la nostra migliore scommessa”. Colpiti da “persona dotata e piena di talento”.

Adriano Olivetti, famoso imprenditore, intellettuale, editore e politico, ha diretto la famosa azienda delle macchine da scrivere Olivetti, Società Ing. C. Olivetti e C. fondata da suo padre Camillo, socialista, nel 1908.

Adriano Olivetti

Molteplici le notizie sulla sua attività intellettuale ed imprenditoriale. Poche invece quelle sulle sue mansioni di collaboratore dei servizi segreti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.

In questo articolo le informazioni più dettagliate su questo suo ultimo coinvolgimento.

Adriano Olivetti, nato ad Ivrea l’11 aprile del 1901, tra il 1932 ed il 1960 ha guidato, a livello internazionale, l’impresa di macchine da scrivere. Tra queste la famosa Lettera 22.

Adriano Olivetti (Foto Fondazione Olivetti)

Negli anni della formazione a Torino entra in contatto con ambienti liberali e antifascisti, influenzato da Piero Gobetti.

Nel ’43, ha la possibilità di viaggiare in Svizzera con la scusa dell’azienda. Qui ha contatti con esponenti dell’OSS, i servizi segreti americani, l’attuale CIA, più precisamente con Allen Dulles. Venne scoperto mentre cercava di avvisare l’intelligence alleata a non fidarsi di Badoglio che aveva preso il potere da poco. Fu arrestato nel luglio del ’43 dai servizi segreti di Badoglio con l’accusa di collusione con l’intelligence nemica. Rimase nel carcere di Regina Coeli per diversi mesi.

La sua attività intellettuale, imprenditoriale e politica è ampliamente documentata da libri, pubblicazioni così come dal portale ufficiale della Fondazione Adriano Olivetti. Risaputo, anche se in maniera superficiale, il suo ruolo da collaboratore nell’intelligence degli Alleati.

Francobollo emissione Poste Italiane Adriano Olivetti e Lettera 22 – Foto Fondazione Olivetti

Rilevanti le posizioni federaliste di Olivetti già in quel periodo, anticipando di molto tempo le idee reazionarie sul federalismo di Umberto Bossi che irruppero nella scena politica del Paese negli anni ’80.

Umberto Bossi

Allora anche i federalisti, ovviamente antifascisti, venivano fatti arrestare dal regime. Molti mandati al confino di Ventotene, come Spinelli e Rossi, ideatori degli Stati Uniti d’Europa e autori del Manifesto di Ventotene.

Adriano Olivetti era divenuto fervente sostenitore del federalismo europeo dopo l’incontro con Altiero Spinelli al tempo del suo esilio in Svizzera.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, compose lo Stato federale delle Comunità. La riforma politica e sociale negli scritti inediti (1942-1945). Farà confluire poi questi studi nel testo Il Comune nella Regione. Proposte per un federalismo comunitario.

Sempre in Svizzera, oltre a Spinelli, aveva conosciuto altri esuli come Luigi Einaudi e Ernesto Rossi.

Scrisse opere importanti come L’ordine politico delle Comunità dello Stato secondo la legge dello spirito del 1945.

Altiero Spinelli

Meno conosciuto il fatto che, durante il conflitto mondiale, Olivetti avesse collaborato oltre che con l’OSS, anche con il SOE, lo Special Operations Executive, ovvero i servizi segreti britannici fondati nel 1940 dal Winston Churchill. Anche questo suo ruolo attivo nel SOE venne svelato in seguito.

Qualche tempo fa, il governo britannico ha desecretato – loro tecnicamente dicono “aperto”– il file su Adriano Olivetti, aka Brown. Codice HS 9/1119/7 compresa tra il 1939 e il 1946 con tutti i dettagli.

Il file su Adriano Olivetti dell’intelligence britannica – foto di proprietà di Nicoletta Maggi

Basta fare un’incursione agli archivi britannici, prenotare il file e seguire tutte le procedure rigorose per poter consultare la documentazione originale.

Per gli amanti di file desecretati e cablogrammi dell’intelligence britannica, questo archivio è il tempio dove trovare un’incommensurabile quantità di materiale inedito e verità Top Secret su tutti i paesi del mondo.

Si possono avere a disposizione attrezzature elettroniche, computer e per la pausa pranzo una mensa con specialità tipicamente britanniche. Si ordinano i fascicoli e poi nella sala lettura si possono fotografare sotto l’occhio vigile della sicurezza e delle telecamere di sorveglianza.

Leggendo i cabli su Mr. Brown, ovvero Adriano Olivetti, si scopre che stava organizzando un vero e proprio colpo di Stato contro Mussolini. Un golpe. Ci sono tutte le lettere dell’intelligence di Sua Maestà che parlano di lui e delle sue attività clandestine. Quello che balza agli occhi poi è che dei suoi piani segreti era a conoscenza il Vaticano. Il Vaticano sapeva tutto. È certificato nei documenti.

Il Vaticano

La cartella “aperta” di Adriano Olivetti fa riflettere. Contiene verità importanti sulla storia ancora sconosciuta del nostro Paese e sui protagonisti di quell’epoca passata. Vengono anche rivelati dettagli sulla vita privata dell’industriale.

Tempo fa, un giornalista di una testata italiana autorevole ha fatto un reportage sommario su questo file, ipotizzando che Olivetti stesse preparando un golpe contro il regime fascista. Senza fornire dettagli e documentazione sufficienti a dimostrarlo però. Nessuna pagina pubblicata del fascicolo menzionato. Il documento è stato declassificato, si è quindi autorizzati a renderlo pubblico in toto.

Ecco allora che in questo blog saranno pubblicati degli stralci, visto che possediamo l’intero documento di 116 pagine su Adriano Olivetti, in qualità di collaboratore dell’intelligence britannica, reperito personalmente negli archivi britannici il 31 agosto scorso.

Nella prima pagina del fascicolo in una una lettera del 18 ottobre del ’43 si legge:

(CABLI TRADOTTI IN ITALIANO)

Caro Dixon (P.J. Dixon del Foreign Office, n.d.r.),

ricorderai che tempo fa Adriano OLIVETTI, si è rivolto a noi attraverso Berna e ci ha proposto uno schema per coordinare i vari movimenti antifascisti in Italia.

Ti interesserà sapere che oggi abbiamo ricevuto dal Colonnello Roseberry (Cecil Roseberry, capo della sezione italiana del SOE, l’intelligence di Churchill, n.d.r..) un telegramma che ci informa che membri di spicco del governo Badoglio hanno confermato in tutti i suoi dettagli “le attività organizzative di OLIVETTI come già le conoscevamo e lo chiamavamo il pianificatore lungimirante che ha avuto il coraggio di cercare di unire tutti gli elementi di opposizione”.

OLIVETTI fu arrestato durante il breve mandato di Badoglio a Roma, e sebbene sia stato trasmesso un ordine per il suo rilascio non è stato eseguito in tempo, ma si stanno facendo sforzi per cercare di salvarlo.

Il colonnello Roseberry ci informa inoltre che durante un lungo colloquio con PICCARDI e MORRO, questi lo hanno informato con l’autorità di Badoglio che i leader capresi, compresi TARCHIANI e CIANCA[1] , sono stati riconosciuti come “Comitato Consultivo”.

Sia PICCARDI che MORRO sono pienamente consapevoli della necessità di utilizzare elementi liberali e affermano che SFORZA rappresenta ancora molto per una larga parte del popolo.

Cordiali saluti,

                                                                                  (FH. NORRISH)  WAR OFFICE (Gabinetto di Guerra)

Da questo primo dispaccio si comprende quanto si fidino gli inglesi di Olivetti se addirittura il colonnello Roseberry, capo del SOE in Italia, aveva preso informazioni su di lui.

Cablogramma – foto di proprietà di Nicoletta Maggi

Nel dispaccio 3649 del tre agosto del 1943 possiamo appurare del coinvolgimento diretto del Vaticano e che all’inizio fosse alquanto sospettoso.

DESP 3649 3.8.43 RECD

PER BERNA 3.8.43 C AW

3649 IMMEDIATO

1 YP. IL VATICANO HA COMUNICATO DI AVER RICEVUTO DUE BREVI LETTERE INCONCLUDENTI DA PARTE DI BROWN, (Olivetti, n.d.r.).

2 È STATO ISTRUITO A RIFIUTARE QUALSIASI ULTERIORE COMUNICAZIONE CON QUESTA FONTE E, POICHÉ BROWN SOSTIENE DI RAPPRESENTARE BADOGLIO, ANCHE VOI DOVRESTE RIFIUTARE ULTERIORI CONTATTI DIRETTI.

3 VISTO L’ATTEGGIAMENTO ADOTTATO UFFICIALMENTE NEI CONFRONTI DI BADOGLIO, È OVVIO CHE QUALSIASI AVVICINAMENTO CHE EGLI VOGLIA FARE DEVE AVVENIRE ATTRAVERSO I CANALI UFFICIALI E NON DEVE ESSERE CONCESSO ALCUNO SPIRAGLIO PER ULTERIORI RITARDI NEL DIFFONDERE NOTIZIE NON UFFICIALI.

4 VISTA L’APPARENTE INSODDISFAZIONE DEL PARTITO NEI CONFRONTI DI BADOGLIO DOBBIAMO CONSIDERARE GREEN COME RAPPRESENTANTE DELL’OPPOSIZIONE E QUINDI LA SUA RELAZIONE È AUSPICABILE E URGENTE.

1624 3.8.43 KMJ

ORIGINE

Cablogramma – foto di proprietà di Nicoletta Maggi

Ed il dispaccio del 29/30 luglio del 1943 con le prove del coinvolgimento del Vaticano:

CD/5772

MOST SECRET

Non so se avete già avuto notizie da H.M., Rappresentante in Vaticano, ma le seguenti informazioni sono state ricevute attraverso le nostre fonti;

il messaggero si è recato in Vaticano il 18 luglio,

e non avendo ricevuto alcuna risposta ha richiamato due volte. Il messaggio che ha consegnato affermava

che un’insurrezione contro il regime avrebbe avuto luogo da un giorno all’altro,

Badoglio era il probabile leader, e si sarebbe formato un governo

provvisorio pienamente sotto il controllo militare con l’obiettivo finale di cacciar via

fascisti e tedeschi e di fare pace con gli Alleati.

Si ammetteva che ci sarebbe potuto essere un breve periodo di scontri, ma che, alla luce dello stato d’animo del Paese, dell’odio per la Germania e il desiderio di pace e il fatto che gli Alleati potessero essere in grado di aiutare, la questione finale non poteva essere messa in dubbio.

Se fosse stata approvata dagli Alleati, la Monarchia sarebbe stata mantenuta, ma non l’attuale Re.

È stato molto sfortunato che questo messaggio sia stato ricevuto dal Ministro britannico prima che ricevesse il telegramma del Foreign Office che lo avvertiva del suo arrivo, ma senza dubbio a questo punto lui capirà di cosa si trattava, e sarebbe interessante sapere direttamente la sua reazione in modo da poter essere guidati su quali istruzioni future possiamo dare a Brown, (Olivetti, n.d.r.).

Abbiamo anche ricevuto un massaggio dal nostro Rappresentante a Berna che, appena ha saputo che Brown intendeva rivolgersi al nostro Ministro in Vaticano così presto, gli ha inviato un messaggio in cui affermava che stava andando al di fuori delle sue direttive, in quanto avrebbe dovuto prima fornirci un messaggio concreto sulla situazione, in modo che il Foreign Office potesse decidere se il nostro Ministro in Vaticano poteva essere autorizzato a ricevere una comunicazione…

Firmato:

Sir Alexander Cadogan, Ministero degli Esteri

Cablogramma – foto di proprietà di Nicoletta Maggi

Pagine e pagine di documenti che confermano la triangolazione tra il SOE (l’intelligence di Churchill), Brown (Olivetti) ed il Vaticano. Tutti coinvolti ed impegnati a rovesciare la dittatura di Mussolini. La lettura è a dir poco affascinante. Purtroppo per motivi di spazio non si possono pubblicare tutte le 116 pagine del prezioso fascicolo in questo blog. Sono un vero e proprio scoop storico.

Un punto confermato nel cablogramma del 27 luglio del 1943, MOST SECRET.

  • B. Rovesciamento di Mussolini, e l’autorità rilevata da Badoglio.

In questo cablo, tra le finalità programmate, si fa riferimento ai piani iniziali di Brown/Olivetti anche se, poiché nella fase embrionale, fossero ritenuti difficili da realizzare. Bisognava quindi attendere prima di comunicarli al Foreign Office. Comunque il SOE avrebbe fornito a Brown/Olivetti ogni tipo di incoraggiamento ed assistenza.

Prima pagina di un cablogramma – foto di proprietà di Nicoletta Maggi

Il SOE in questo cablo conferma la fiducia assoluta in Olivetti. Anche se in fondo Olivetti diffidasse di Badoglio.

Cento sedici pagine dense di storia ancora sconosciuta per i più. Innumerevoli i segreti presenti sulle sue attività e sul suo ruolo attivo.

Scopriamo finalmente verità sulle effettive attività segrete di Adriano Olivetti, ovvero Mr. Brown.

Il file su Olivetti negli archivi inglesi

[1] Chi sono i giornalisti italiani che collaboravano in Italia con l’intelligence britannica fondata da Winston Churchill durante la guerra. Tra loro:” un ex capo redattore del Corriere della Sera e un ex capo redattore del Globo” – Nicoletta Maggi

Informazioni su Nicoletta 112 articoli
Nicoletta Maggi è interprete simultanea e giornalista. Risiede nelle Marche, ma lavora da molti anni a Roma come addetto stampa. Ha lavorato in Inghilterra e in Germania.