Una targa verrà messa all’ingresso della casa dove visse fino all’ultimo senza rivelare il suo passato. Aveva anche un negozio di antiquariato a Numana. La scrittrice Maggi ne ha raccontato la vita in un libro
di SILVIA SANTINI Il RESTO DEL CARLINO ANCONA
Dalla vita avventurosa come agente segreto al servizio di Sua Maestà durante la Seconda Guerra Mondiale a quella tranquilla come antiquaria nella Riviera del Conero, dove ha vissuto indisturbata per quasi 50 anni e dove è sepolta, nell’eterno riposo al cimitero di Sirolo. Per i sirolesi era semplicemente l’antiquaria inglese. Eppure è tutt’altro che quella la storia di Hazel Juvenal-Smith, nome in codice Jicky, nata più di 108 anni fa, il 7 novembre 1913, da una famiglia aristocratica inglese. Adesso la “sua” Sirolo le rende omaggio con una targa che, su iniziativa del circolo culturale di Sirolo, sarà apposta fuori dalla sua abitazione dietro la chiesa. Sono in corso di definizione i dettagli, i colori, ma la decisione per rendere omaggio a una grande donna è stata presa.
La biografia storica della numanese Nicoletta Maggi è il racconto di tutta la vita di Jicky. Il giornalista Guy Dinmore, già corrispondente del Financial Times da Roma, ha presentato la prima nazionale del libro con l’autrice anni fa a Numana. Si intitola “L’angelo di Churchill – il racconto biografico di una spia di Sua Maestà”. “Intelligente e colta (parlava quattro lingue ed era esperta in perizia calligrafica) entrò a fare parte dei cosiddetti ‘angeli di Churchill’, agenti donne nell’Europa occupata dai nazisti – narra Maggi – Jicky operava a Parigi in contatto con la Resistenza francese. Arrestata e torturata nonostante fosse incinta, riuscì a scamparla. Dopo la guerra e la fine del matrimonio con un imprenditore francese, conosce un giovane italiano e lo segue a Sirolo, dove comincia una nuova vita senza rivelare nulla del suo passato”.
Oltre all’attività di intelligence, collaborò appunto con i gruppi della resistenza francese di De Gaulle. E’ morta a 97 anni nel 2011. Tutta la sua vita l’ha affidata lentamente e con sapienza nelle mani di Maggi. “Verso la fine mi ha raccontato tutto. Avevo la sua testimonianza e le agendine con gli appunti. La conoscevo benissimo perché da piccola mi ha dato lezioni di inglese. Ho deciso di pubblicare la sua storia perché la memoria non deve essere dimenticata e per fare in modo che la sua vita da eroina sia da faro per le future generazioni. Dobbiamo a persone come lei la democrazia e la libertà di oggi”.
L’inglese faceva parte di un gruppo di circa 60 spie al servizio del Regno Unito assegnate alla Francia e operava a Parigi. Molte di loro avevano una formazione paramilitare, altre erano proprio intellettuali. “E’ stata una dei pochissimi agenti inglesi catturati e scampati alla morte, senza mai rivelare informazioni sugli altri colleghi né sulla resistenza – continua la scrittrice – Dopo la guerra e la fine del matrimonio con un imprenditore francese, ha conosciuto un giovane di Sirolo e l’ha seguito per cominciare nelle Marche una nuova vita senza rivelare nulla del suo passato. Ha vissuto in una casa tra i vicoli del centro di Sirolo e aveva un negozio di antiquariato a Numana davanti “Morelli”, pur recandosi una volta al mese a Londra e continuando a viaggiare in Europa e India. Era una donna bellissima, carismatica, colta, sapeva Shakespeare a memoria e a 90 anni stava perfezionando il russo. A Sirolo aveva creato un salotto letterario. Aveva sempre un alone di mistero attorno ma nessuno sospettava nulla. Era umile”. Adesso sarà fatta una vera e propria cerimonia che, con ogni probabilità, verrà programmata dopo le festività pasquali: “Ho avvisato intanto la sua amica più cara, Dorothy, che abita in Inghilterra. Là sono tutti molto felici e anche i sirolesi, alcuni dei quali le portano fiori sulla tomba”.
© Riproduzione riservata